Intervista alle educatrici dell\'Under 6
Intervista alle educatrici dell\'Under 6

Intervista alle educatrici dell'Under 6

I bambini dell’Under 6 del Rugby Frassinelle, Sabato scorso in occasione dell’amichevole a Badia Polesine tra Italia e Francia Under 18, sono stati ospiti degli amici del Rugby Badia. In questa occasione hanno avuto l’onore di accompagnare in campo i giocatori delle due nazionali. Quale occasione per conoscere meglio e scambiare quattro chiacchere con le loro educatrici Federica Breda e Natascia Coltro. Iniziamo quindi a conoscerle…

Ciao Federica e Natascia, presentatevi.

Federica: Ciao mi chiamo Federica sono mamma di 2 bambini e sposata con Diego (ndr: Salvan, educatore U10 Rugby Frassinelle)

Natascia: Ciao, io sono Natascia, ho 42 anni e due figli di 8 e 10 anni a cui mi dedico facendo la mamma a tempo pieno. Come hobby alleno la Under 6 del Rugby Frassinelle e seguo la promozione del Rugby nelle Scuole dell’Infanzia.

Avete mai giocato a Rugby?

Federica: No, non ho mai giocato a Rugby ma ho sempre seguito le partite di Diego quando giocava e poi tutti gli allenamenti e partite di Daniel, mio figlio.

Natascia: Ho sempre giocato a calcio, il Rugby non l’ho mai praticato ma l’ho sempre seguito avendo sposato un ex rugbysta ed avendo entrambi i miei bimbi che lo giocano da qualche anno.

Non avendo mai praticato questo sport come è stato l'impatto in questa nuova avventura?

Federica: L’impatto non è stato molto semplice. Nella paura di sbagliare avevo il timore di non riuscire a ottenere la fiducia dei bambini piccoli.

Natascia: L’esperienza è stata molto positiva. I bambini sono delle spugne che assorbono tutto e nella loro semplicità e spontaneità sono in grado di insegnare molte cose a noi adulti. Non è un compito semplice ma tutti gli sforzi sono ampiamente ricompensati dall’impegno e dall’affetto che ci dimostrano i nostri bimbi in ogni occasione.

Qual' è stata la scintilla che vi ha fatto iniziare questa nuova avventura? Più per gioco o per caso.

Federica: Diciamo che è cominciato tutto per gioco andando ad aiutare Diego al campo con la U10. Assieme a Silvia (ndr Nalin altra educatrice U10) doveva gestire quasi quaranta iscritti. Alcuni giorni dopo mi e stato chiesto da un rappresentante della società se volevo fare il corso per Educatore regionale. All’inizio ero un po' titubante, poi ho accettato e in poco tempo è iniziata questa avventura.

Natascia: Sicuramente per caso. Alcune coincidenze hanno fatto si che intraprendessi questa nuova avventura rugbistica ricca di responsabilità e di grandi soddisfazioni.

 

Voi siete prima di tutto due mamme e poi Educatrici Under 6. Cos’è che cercate di trasmettere ai giovani atleti che iniziano questo sport?

Federica: Cerco di tramettere i principi e i valori di questo fantastico sport. Innanzitutto fiducia in se stessi e nel compagno/amico che gli sta accanto. Il gioco deve essere divertimento per loro, ma nello stesso tempo devono imparare ad avere rispetto delle regole del gioco, dell'avversario, del compagno, dell’Educatore e di tutto il materiale che la società mette a disposizione per la loro crescita educativa e sportiva.

Natascia: Prima di tutto i bambini si devono divertire e noi cerchiamo di trasmettere l’amore per lo sport ed in particolar modo per il Rugby, il nostro compito è esaltare valori come la sportività, il rispetto, l’amicizia, il sostegno ai compagni di squadra, il sacrificio e l’educazione.

Com'è allenare dei bambini che si avvicinano non solo al Rugby ma forse per la prima volta ad uno sport in genere?

Federica: Allenare dei bambini non è semplice. Quasi tutti, anche se così piccoli, hanno caratteri molto forti e quindi bisogna fargli capire che con lo sport oltre al divertimento ci deve essere il benessere fisico... Ad esempio spesso ci chiedono di fare un giro di corsa attorno al campo, proprio per sfogare tutta la loro energia.

Natascia: Non è semplice, questa è un’età importantissima per sviluppare l’affettività dei bambini che imparano ad avere fiducia, non solo nei genitori o nei nonni, come fatto fino ad ora. Devono imparare ad aver fiducia anche in altre persone, come le educatrici ed i compagni di squadra. Questa consapevolezza li aiuterà a crescere sereni e ad essere indipendenti in futuro.

Qual' è la soddisfazione più grande nell'allenare questi piccoli futuri campioncini in erba?

Federica: La soddisfazione più grande è vedere i loro piccoli sforzi durante le partite e soprattutto quando vedi che iniziano a mettere in pratica ciò che gli hai insegnato durante gli allenamenti, capisci che sei riuscita ad attirare la loro attenzione... in più tutti l’affetto che ci regalano.

Natascia: Sicuramente la cosa più bella è vedere che si divertono, facendo costanti progressi caratteriali con piccole e grandi conquiste. Ogni giorno si impegnano in tutti gli esercizi che gli proponiamo. Le emozioni che ci dimostrano con sorrisi, lacrime e baci sono per noi un grande stimolo per fare sempre meglio.

Ormai è qualche mese che avete questo ruolo. Quali sono i maggiori progressi che avete notato nei bambini?

Federica: I progressi che ho riscontrato sono in primis la fiducia in noi educatrici e il legame fra compagni di gioco, la paura superata del contatto con terreno e avversario.

Natascia: In questa età sono tre o quattro i principi fondamentali da far apprendere ai bambini: accettare il contatto con avversari e terreno di gioco, correre, raccogliere il pallone, contenderlo agli avversari, se possibile evitarli per segnare la meta.

Il fatto di allenarsi con costanza e di giocare con continuità ha permesso una crescita caratteriale e nel gioco notevole in tutti i nostri “Galletti”, che così vengono affettuosamente chiamati.

Quanti bambini avete in Under 6 e quali progetti avete con la società per la propaganda?

Federica: Per ora i bimbi iscritti sono 8, comunque il numero è destinato a crescere. Con la società abbiamo iniziato da un po' di tempo a portare rugby negli asili, un semplice e sano gioco divertente ed educativo allo stesso tempo!

Natascia: Confermo, il numero è già in costante crescita. La Società crede molto nella propaganda e sta investendo risorse e tempo per questa finalità. L’attività che stiamo svolgendo presso le Scuole dell’Infanzia dei paesi limitrofi a Frassinelle sta portando i suoi frutti e la primavera sarà sicuramente di stimolo per far avvicinare altri bambini al nostro meraviglioso sport.

Entrambe avete figli che giocano in altre categorie… Quanto è difficile per voi non poterli seguire alla Domenica quando ci sono i Concentramenti?

Federica: Non è facile non essere più con mio figlio e non vedere tutti i progressi ma quando ho la possibilità corro nel campo dove gioca per seguirlo. E comunque so che è in buone mani…

Natascia: Da mamma è veramente dura non poter vedere i propri figli giocare e se i miei bimbi e mio marito non mi avessero incoraggiata ad affrontare questa esperienza sicuramente non l’avrei mai intrapresa. Sopperiamo a questa lontananza in campo condividendo quando torniamo a casa dagli allenamenti o dalle partite tutto quello che abbiamo vissuto.

Il Rugby Frassinelle cosa rappresenta per te?

Federica: Il Rugby Frassinelle è una grande famiglia ed io ci credo! Altrimenti non avrei mai sacrificato tutto per questo.

Natascia: E’ una grande famiglia composta da atleti piccoli e grandi, genitori, educatori, accompagnatori, volontari, dirigenti, sostenitori che si adoperano e credono nei sani valori di questa Società. Quando ho portato qui i miei figli sono rimasta colpita dalla filosofia del Rugby Frassinelle dove è chiaro che non tutti i bambini diventeranno dei “campioni”, alcuni smetteranno, altri potranno diventare bravi dirigenti, arbitri o guardialinee capaci, allenatori competenti. Su queste certezze la Società si adopera aiutando i piccoli atleti di oggi ad essere grandi persone domani, nella speranza di farli diventare in primis campioni nella vita.

Federica: Grazie Federica e Natascia e in bocca al lupo per la vostra avventura!

Federica e Natascia: Grazie e a presto!